Aleimar, il vero aiuto ai bambini
Spesso siamo scettici riguardo le associazioni umanitarie. Ci chiediamo che fine facciano i soldi e se esistano davvero dei bambini che stanno ricevendo un aiuto. Poi ci chiediamo se è giusto o sbagliato e ci pensiamo, così finiamo per dimenticarcene e tornare alla nostra vita di tutti i giorni. Abbiamo bisogno di trasparenza e fatti, dimenticandoci quello che è davvero importante: i bambini. Per questo, oggi abbiamo deciso di portare alla tua attenzione Aleimar.
Mi ricordo che quando ero alle elementari la nostra maestra ci spingeva a portare pochi spiccioli per l’adozione a distanza di un bambino. La nostra classe aveva un bambino, ma io non riuscivo a capire il senso di tutto questo. Non provavo alcuna sensazione perché non era una cosa partita da me. Non avevamo un feedback che ci facesse emozionare, e poi, diciamoci la verità, eravamo troppo piccoli, e gli unici che stavano davvero adottando, in quel momento, erano i nostri genitori che ci davano i soldi.
Non si trattava di Aleimar, ma di un’altra associazione di cui non ricordo il nome. In seguito, nella mia vita ho sentito parlare di molti progetti e di varie associazioni umanitarie, ed ho anche lavorato per una di queste. Ma non sono durata una settimana. Ho mollato. Sapete perché? Perché me la sentivo di mentire. Non c’era trasparenza. La verità la sapevamo solo noi. Non me la sentivo di prendere in giro una persona, facendole credere di fare un gesto completamente nobile…
Da quel momento avevo perso completamente la fiducia in queste associazioni, fino a che non mi arriva un messaggio su Facebook in cui mi viene dato il link di una pagina e mi viene chiesto tranquillamente se volevo dare un’occhiata.
Era la pagina di Aleimar. Dato il mio lavoro ho deciso di guardare a fondo e di vedere i progetti di questa associazione. Lì ho scoperto che non si trattava dei soliti nomi conosciuti in ogni angolo del mondo che non dicono esattamente cosa fanno.
In Aleimar c’è la trasparenza che tutti noi cerchiamo quando vogliamo essere certi di fare la cosa giusta e di dare le nostre risorse in mano alla persona giusta che possa davvero trasformarle in una vera speranza.
Voglio raccontarvi di Aleimar. Tutto inizia in Brasile. I primi interventi, la prima delusione che diventa un nome e una sfida per riuscire a migliorare ciò che nel mondo non funziona.
Infatti Aleimar è il nome dell’associazione, ma anche del primo bambino che hanno aiutato e che è stato ucciso dalla polizia di zona. Tutto nasce da un qualcosa che non vorremo che fosse accaduta e per il quale ci promettiamo che faremo di tutto perché non risucceda. Da qui nasce un sogno e una filosofia sempre più viva e forte.
Adesso Aleimar non lavora più solo in Brasile, ma anche in Colombia e in Italia, ed in alcuni stati dell’Africa e dell’Asia. Ogni paese ha i suoi progetti in corso che sono moltissimi e che cercano in tutti i modi di risolvere i problemi locali. Il perno intorno al quale girano tutti questi progetti è costituito dal bambino e dalla sua famiglia.
Quindi Aleimar cerca di aiutare il bambino e tutto quello che gira intorno a lui.
Alcuni non hanno famiglia e l’associazione cerca sempre di portarli comunque alla felicità. Aiuto, cure, cibo, scuola e amore. Questi sono gli ingredienti dell’infanzia ed i diritti che Aleimar fa in modo che vengano rispettati, anche quando la situazione è davvero molto difficile. Un intervento tempestivo e determinato, dolce ed efficace.
La cosa che tutti vorrebbero sapere è come agisce questa associazione. Agisce con trasparenza. Questa è la risposta.
Se pensi di fare un’adozione a distanza e non avere delle certezze, con Aleimar ci sono. Il bambino avrà tutto quello di cui ha bisogno e i volontari e sostenitori andranno sul posto a verificare che i fondi vengano usati in maniera corretta. I bilanci sono pubblici e possono essere consultati da ogni genitore a distanza.
Aleimar è quello che sembra: amore e trasparenza.
Quello che molti di noi cercano per fare la cosa giusta e aiutare davvero qualcuno.
Ma vorrei soffermarmi su un progetto che non dovrebbe essere sottovalutato. Molti si soffermano superficialmente sull’atto dell’adozione a distanza e non vanno a guardare i traguardi più difficili di un’associazione. E invece dovremo farlo perché è da quello che si vede quanto un’associazione crede e ama ciò che fa. Io sono rimasta colpita dal Progetto Sicurezza alimentare in ERITREA.
Il disagio economico e sociale dei villaggi rurali, non è la nostra crisi di cui ci lamentiamo ogni giorno. C’è di peggio. C’è la malnutrizione e i bambini rischiano di morire.
Noi corriamo un rischio così grave se quest’anno non ci possiamo permettere una vacanza?
Le famiglie in Eritrea vivono con un reddito pro capite inferiore a 1 €/giorno…
A noi non manca il latte.
A loro sì e Aleimar ha dato ad ogni famiglia in difficoltà una pecora per il latte. Inoltre i bambini vengono seguiti, sottoposti a controlli medici e hanno diritto ad uno speciale integratore alimentare bilanciato a base di carboidrati, proteine, grassi, vitamine ferro e sali minerali, e di altri due alimenti fondamentali se associati all’integratore (olio e latte).
I progetti di un’associazione contano perché sono una carta di identità che ti permette di vedere chi e cosa c’è dietro ad un nome.
Aleimar ha un nome che è importante ed ha un storia, ha le idee ed ha bisogno di altre persone che vogliano prendere per mano un bambino in difficoltà, se pur virtualmente e a distanza.
Se cercavi la tua buona azione di quest’anno o se hai voglia di impegnarti in qualche progetto ma non hai mai trovato la strada giusta adesso ce l’hai.
Visita il sito di Aleimar e apri il tuo cuore.