Aumento del latte materno: i consigli da non sottovalutare
Tutte le neo mamme hanno una preoccupazione che probabilmente è istintiva e riguarda quella di non avere abbastanza latte al proprio bambino.
L’inesperienza e anche il fatto di non avere una rappresentazione visiva della quantità di latte che il bambino assume, provocano ansia e questo non fa bene neppure alla madre.
La tensione che prova si trasmette anche al bambino, che invece dovrebbe trovare nelle poppate un momento di grande serenità.
Non è il caso comunque di preoccuparsi troppo, in quanto la natura ha dotato ogni madre della quantità di latte che serve per far crescere in modo sano il piccolo.
Per rendersi conto se il bambino è nutrito a sufficienza, basta portarlo dal pediatra o usare una bilancia per neonati, per di verificare quanto aumenta il suo peso ogni settimana. Se questo non è sufficiente, bisogna integrare con latte artificiale o fare in modo di aumentare la produzione di quello materno. Ci sono diversi modi per arrivare a questo obiettivo.
Uno di questi è l’assunzione, per esempio, dell’integratore More Milk Plus, pensato proprio per aumentare il latte materno e che è del tutto naturale. Si trova online sul sito motherlove.
Si assume sotto forma di capsule più volte al giorno in base al peso della madre e mai durante la gravidanza. L’assunzione dell’integratore per circa 2 settimane consecutive darà i suoi risultati, soddisfacendo le esigenze nutritive del neonato e tranquillizzando anche la madre.
Come aumentare il latte materno
Nutrire il bambino con il latte materno è di fondamentale importanza per rinforzare il suo sistema immunitario, con “un’eredità” che lo accompagnerà per tutta la vita. Ecco perché è importante prolungare l’allattamento al seno quanto più possibile e, per farlo, è bene anche usare dei piccoli accorgimenti per mantenerlo sempre disponibile per le poppate.
Molti pediatri consigliano di assecondare l’esigenza del bambino di attaccarsi al seno, in quanto questo stesso bisogno stimola naturalmente la produzione di latte.
Non è necessario rispettare tassativamente le 3 ore tra una poppata e l’altra e neppure contarle per avere un’idea della quantità.
Al contrario, saltare le poppate non serve ad aumentare il latte e, anzi, provoca tensione mammaria e il rischio di intasare i dotti lattiferi.
Se il seno è sgonfio non significa che c’è “poco latte”, ma che l’organismo ha finalmente raggiunto un buon equilibrio tra la produzione stessa e il numero di poppate che servono al bambino. Si può notare dal fatto che il seno è meno teso, più morbido e anche il bambino è più tranquillo.
La dieta sana ed equilibrata della madre è anch’essa un aspetto importante, come bere a sufficienza. Non esistono tuttavia alimenti che possano far aumentare la produzione del latte, come si pensa per esempio per la birra, che invece dovrebbe essere evitata in quanto l’alcool è nocivo e in quantità considerevoli potrebbe arrivare anche al bambino.