Bitcoin, previsioni per l’autunno. Cosa potrebbe accadere
Il Bitcoin è ormai da mesi in una fase di flessione a seguito della quale il suo valore si è sempre più allontanato dal massimo storico fatto segnare il 9 novembre dello scorso anno, toccando quota 57.799,400 euro.
L’interesse nei suoi confronti da parte dei trader è però ancora molto elevato e, soprattutto, giustificato. Proprio per questo può essere molto utile provare a capire quale direzione potrebbe prendere la sua quotazione nel corso dei prossimi mesi. Vediamo alcune previsioni sul Bitcoin per i prossimi mesi.
Bitcoin: le ragioni del calo
Come abbiamo visto, BTC è al momento molto sotto il suo massimo storico. Il prezzo attuale si aggira intorno ai 23mila dollari e nel corso degli ultimi giorni ha mostrato una certa difficoltà a rompere la resistenza posizionata dagli esperti a quella quota.
Il suo calo è stato attribuito dagli esperti ad alcuni motivi di fondo, come la crisi che coinvolge l’intero settore e quella economica in atto, che spinge gli investitori ad una certa prudenza. Nel corso delle ultime settimane, inoltre, il mondo crypto è stato sottoposto a notevoli fibrillazioni a causa di alcuni clamorosi crolli, a partire da quello di Terra (LUNA), i quali si sono riverberati anche sull’icona attribuita a Satoshi Nakamoto.
La crisi, però, non è destinata a durare in eterno. Anzi, sono gli stessi esperti ad affermare che proprio la chiarificazione del quadro conseguente alla scomparsa di realtà che rappresentavano una semplice bolla, sembra creare le basi per una ripresa del mercato ormai prossima.
Bitcoin: l’autunno vedrà la sua ripresa?
La ripresa del mercato crypto è ormai alle porte: questa la previsione di molti esperti sulle quotazioni per l’immediato futuro. Un giudizio che si fonda non tanto sul fatto che il crypto winter in atto è stato sin troppo prolungato, ma anche sull’impressione che l’adozione globale degli asset virtuali sembra ormai nei fatti.
Nel corso degli ultimi mesi, infatti, parallelamente al crollo delle quotazioni si è assistito ad una crescita di Bitcoin e Altcoin nella vita di tutti i giorni. Il denaro virtuale non solo è sempre più utilizzato nei pagamenti, ma è anche visto come uno strumento utilissimo per ovviare a difficoltà di vario genere. Basti pensare in tal senso al recente annuncio fatto dal governo iraniano, relativo al pagamento in Bitcoin di merci di importazione per un valore pari a 10 milioni di dollari. Con tutta evidenza Teheran ha individuato in BTC e Altcoin il grimaldello per sfuggire all’embargo operato da Stati Uniti e Paesi alleati ai suoi danni.
Come si stanno muovendo i governi del mondo
Anche buona parte dell’America Latina, però, ha operato la stessa scelta. In questo caso a consigliarla è la necessità di sottrarre pensioni e stipendi all’erosione del potere d’acquisto conseguente a livelli inflattivi troppo elevati.
Al rinnovato interesse di un gran numero di cittadini, si aggiunge poi quello degli investitori istituzionali, i quali hanno ravvisato nel Bitcoin un’alternativa per i propri investimenti. Ne consegue che, nel corso dei prossimi mesi, la diffusione del denaro virtuale sarà sempre più capillare, comportando una crescita della quotazione del suo principale rappresentante.