Briscola, scopa, scopone, 7 e Mezzo: qual è il gioco più antico?
Le carte da gioco sembrano essere destinate a rimanere uno dei passatempi più apprezzati dagli italiani, non a caso vengono inserite ancora tra i migliori giochi da svolgere in compagnia in vacanza o nei momenti di svago. Da soli o in compagnia, le tantissime attività che si possono svolgere con le carte permettono di passare il tempo più gradevolmente. Tra i giochi più comuni e più noti ci sono certamente Briscola, Scopa, Scopone e Sette e Mezzo. Ma qual è realmente il gioco più antico tra questi? Prima di rispondere a questa domanda, scopriamo brevemente quali sono le regole principali dei giochi sopraccitati.
Partendo dalla Briscola, il suddetto gioco richiede l’uso di un mazzo costituito da 40 carte diviso in 4 semi. Su 120 punti presenti nel mazzo, l’obiettivo è quello di conquistarne almeno 61. Nel momento in cui i punti ottenuti sono 60, il round è considerato pari. Il regolamento è piuttosto semplice, questo permette anche ai più piccoli di impararlo e di partecipare al gioco. Il giocatore, dopo che sono state mischiate le carte, riceve tre carte in senso antiorario. La prima carta del mazzo viene scoperta, poiché funge da Briscola. Designato il seme di Briscola, ha inizio la partita. La briscola giocabile online, possibilità nata grazie all’avvento di Internet, segue un regolamento molto simile, solo che adattato al digitale, non ci sono particolari differenze tra versione tradizionale o digitale. Scopa è un altro gioco in voga da sempre, anche per questa attività le regole sono semplicissime. Si gioca con un mazzo di 40 carte, i partecipanti ricevono dal mazziere tre carte coperte ad ogni turno.
Sul tavolo vengono poste 4 carte scoperte, l’obiettivo dei partecipanti, ovviamente, è quello di raccoglierle. Come? Semplice, attraverso i valori delle carte che ha in mano. Se una carta ha un valore numerico di 8 e sul tavolo c’è una carta con lo stesso valore, allora il giocatore ha la possibilità di raccoglierla. A Scopa c’è anche l’opportunità di raccogliere, attraverso la somma dei valori, più carte. Esempio: se sul tavolo ci sono un 5 e un 4, il giocatore, avendo un 9 in mano, può raccogliere entrambe le carte. Si fa Scopa nel momento in cui il giocatore raccoglie l’ultima carta o le ultime carte presenti sul tavolo. Scopone, com’è già intuibile direttamente dal nome, è una variante di Scopa. Le differenze principali sono due: si gioca in quattro, con due coppie formate da due giocatori che si dispongono in maniera diametralmente opposta intorno al tavolo; non vengono distribuite tre carte ad ogni turno, bensì dieci, mentre tutte le altre del mazzo vengono messe sul tavolo.
Nel Sette e Mezzo, invece, l’obiettivo è quello di totalizzare un punteggio maggiore di quello del banco, senza però superare il valore di sette e mezzo. Il Mazziere disputa la partita contro tutti gli altri partecipanti, al termine del turno cede il suo posto al giocatore che siede alla sua destra. Tra i quattro che vi abbiamo citato, il gioco di carte più antico è Scopa, che risale addirittura al XVIII secolo. Scopone, essendo una variante di Scopa, non può conseguentemente essere nato prima. Mentre ci sono ancora dubbi sull’anno di nascita del Sette e Mezzo, non ce ne sono affatto sulla Briscola, visto che il primo riferimento in questo senso risale al 1828.