Camellia sinensis: le caratteristiche e la coltivazione della pianta del tè
La Camellia sinensis, la profumatissima “pianta del tè”, ha bisogno di grande attenzione per poter crescere sana e forte.
La temperatura di coltivazione è fondamentale per la piccola pianta, che ama il clima tropicale e le stagioni calde.
Nonostante sia abituata alle grandi piantagioni, la Camellia sinensis può essere coltivata anche dentro casa, in un vaso interamente dedicato alla sua crescita.
Oggi scopriremo insieme alcune delle caratteristiche principali della pianta del tè, e cercheremo di capire come riuscire a coltivarla autonomamente senza farle perdere le sue particolarissime proprietà.
Iniziamo!
Dove si coltiva la pianta del tè?
La Camellia sinensis cresce spontaneamente in Asia, ed è particolarmente diffusa in Cina e in Giappone.
Data l’enorme richiesta generale, la pianta viene coltivata anche in diverse altre zone del mondo, lì dove la temperatura ne consente la crescita.
Le aree migliori sono quelle dotate di un clima subtropicale o tropicale, con temperature sufficientemente alte e lontane dal freddo.
La temperatura ideale è compresa tra i 10 e i 30° e non scende mai sotto questa soglia specifica. La camellia ha bisogno di sentirsi al caldo e al sicuro, così da poter crescere in totale tranquillità.
La pianta è piuttosto longeva, che riesce facilmente a sopravvivere per diversi decenni, superando anche i record più impensati.
Affinché le foglie del tè fuoriescano sufficientemente profumate e levigate, è importante assicurarsi che il terreno risulti abbastanza acido e permeabile, in modo da evitare fastidiosi ristagni d’acqua.
Coltivare la Camellia sinensis a casa
Come anticipato, la Camellia sinensis può essere coltivata anche dentro casa, posizionando i semi all’interno di un apposito vaso.
Prima di procedere con la coltivazione, è bene assicurarsi che i semi siano di prima qualità. Al contrario di quanto si pensa, non è necessario piantarli direttamente nel vaso. Bisogna prima farli germogliare tenendoli in acqua per due o tre giorni, per poi trasferirli solo successivamente all’interno del vaso ospite.
I semi andranno aggiunti al terreno in verticale, assicurandosi di non infilarli troppo in profondità (altrimenti rischiano di non germogliare più).
La scelta del vaso è pratica e funzionale perché permette di avere sotto controllo la composizione del terreno, mantenendo stabili temperatura e dose quotidiana di luce.
La pianta andrà protetta dal freddo invernale e spostata direttamente in casa nei mesi più freddi – magari accanto ad una finestra.
Dalla primavera in poi, quando le temperature si alzano nuovamente, il vaso può tornare all’esterno, dove riceverà la coccola quotidiana del sole.
La prima semina di Camellia sinensis impiega dai 3 ai 4 anni per iniziare ad essere produttiva e riesce a sopravvivere per almeno 10 anni.
Quando i semi crescono e la pianta inizia a dare i primi frutti, è importante dedicarle massima cura e massima attenzione. Il quantitativo d’acqua non deve mai essere eccessivo, siccome è consigliabile evitare i ristagni d’acqua.
Se non curata nel modo giusto, la Camellia sinensis rischia di essere attaccata dai funghi (es. glomerella cingulata, ciborinia camelliae, ecc) che possono danneggiarla in modo anche piuttosto grave.
Garantendole la giusta illuminazione e il giusto quantitativo d’acqua, vi assicurerete che cresca sana e forte, lontana dai pericoli esterni.