Colazione in giro per l’Italia: la caratteristica colazione siciliana
Granita e brioche; la caratteristica colazione siciliana che riesce a conquistare locali e turisti.
Ma qual è la storia della tipica colazione siciliana? Com’è nata la tradizionale granita siciliana?
L’abitudine di abbinare la granita ad un profumato dolce siciliano è in realtà piuttosto antica.
All’inizio la colazione era accompagnata dalla “zuccarata”, un dolce simile ad una ciambella ricoperto di semi di sesamo, tipico della tradizione siciliana.
La brioche col tuppo, quella a cui tutti oggi siamo abituati, veniva inizialmente servita con gelato o con panna.
Non sappiamo con esattezza chi abbia introdotto la combinazione gratina + brioche, ma sappiamo che è stata incredibilmente apprezzata.
In pochi anni si è trasformata in un vero e proprio must della cultura siciliana, in grado di attirare turisti e locali.
La storia della granita siciliana
Il nome originale della granita è ‘a grattata (la grattata), in riferimento al suo metodo di preparazione.
Le prime colonie Greche che invasero la Sicilia avevano l’abitudine di conservare la neve depositatasi in inverno all’interno delle niviere.
Le niviere non erano altro che piccole buche fatte nel terreno, dove la neve raccolta veniva trasformata in grossi blocchi di ghiaccio. In estate i blocchi venivano venduti per produrre un’antica versione della granita, ottenuta attraverso giacchiò “grattato” e un mix di sciroppi alla frutta.
Il trascorrere degli anni ha portato alla modifica della ricetta originale, che è stata semplificata e migliorata significativamente, fino ad arrivare al modello attuale.
La vera granita siciliana viene preparata utilizzando solo ingredienti semplici e naturali. Acqua, zucchero e frutta di stagione sono i protagonisti indiscussi della granita, che ha un sapore dolce e un odore particolarmente intenso.
Mentre prima si utilizzava solo la frutta, oggi la granita siciliana conta una lunga serie di nuovi gusti, dalla gustosa versione al pistacchio – rigorosamente di Bronte! – fino alla particolarissima granita al caffè.
La sua consistenza è cremosa e delicata, proprio come richiede la tradizione. Il suo gusto particolare e intenso, freddo al punto giusto e refrigerante per tutti coloro che vogliono combattere il caldo estivo.
La brioche col tuppo
Così come la famosa granita, anche la caratteristica brioche siciliana ha la sua storia e il suo racconto.
È importante distinguere la vera brioche siciliana – la brioche “col tuppo” – da quella a cui siamo abituati nel resto d’Italia. La forma caratteristica permette di compiere una distinzione immediata, ma è sempre meglio ribadirlo.
In molti ritengono che la tipica brioche siciliana sia stata inventata da una antica famiglia nobile, che cercava l’ispirazione per un nuovo dolce da colazione.
Il cuoco della famiglia, che aveva sentito parlare dei croissant francesi, provò a creare una propria personalissima versione priva di burro.
Il dolce ricavato aveva un sapore intenso ed era incredibilmente leggero, data l’assenza del burro. Venne subito apprezzato dalla famiglia e si diffuse rapidamente tra le diverse famiglie nobili.
Gli anni successivi portarono all’inevitabile trasformazione della ricetta e all’introduzione del caratteristico tuppo. Questo piccolo chignon, che adorna la testa della tipica brioche siciliana, è stato apprezzato fin da subito ed è diventato parte della tradizione dell’isola.