Come calcolare il periodo fertile: restare incinta più facilmente
Chi desidera avere un bambino sa di sicuro che questo avverrà durante il periodo fertile, che si concretizza in un paio di giorni in cui il corpo femminile produce un ovulo. Il tempismo è tutto in questi casi e chi magari sta provando ad avere un bambino da un po’, dovrebbe avere qualche informazione in più su come funziona il concepimento, proprio per aumentare le probabilità di riuscita.
Per moltiplicare le possibilità di concepimento è utile usare un metodo per calcolare e sapere con esattezza quando avviene l’ovulazione e si può restare incinta. Ci sono diversi metodi che aiutano a saperlo. Tra questi troviamo quello matematico, il termometro basale o anche il test di ovulazione. Sul blog www.portalebimbo.it si possono aver ulteriori informazioni e consigli per mamme e bambini.
Il metodo matematico
Il ciclo, cioè il periodo tra una mestruazione e l’altra, dura in media 28 giorni. Al 14° giorno viene rilasciato un ovulo che resta fertile per circa 2 o massimo 3 giorni. Questo è il periodo fertile in cui una donna può restare incinta.
Avendo queste informazioni, diventa facile identificare il periodo fertile: è sufficiente calcolare 14 giorni dopo la comparsa della mestruazione.
Il problema del metodo matematico riguarda soprattutto quelle donne che non hanno un ciclo regolare. Infatti, non sapendo esattamente quanto durerà il ciclo, diventa difficile calcolare l’ovulazione. Proprio per questo, chi convive con cicli mestruali più lunghi o più brevi dovrebbe scegliere un altro sistema per calcolare i giorni fertili.
Il sistema matematico va bene per le donne che hanno un ciclo regolare, sempre di 28 giorni. Tuttavia, spesso molte donne hanno difficoltà a rimanere incinta, proprio perché si basano sul metodo matematico senza tenere in considerazione la variabilità della lunghezza del ciclo.
Il termometro basale
Come detto prima, il metodo matematico non è infallibile. Un aiuto in più alle donne che desiderano avere un bambino arriva dal termometro basale. Si tratta di un normalissimo termometro che serve per misurare la temperatura basale, la quale aumenta di qualche grado durante il periodo dell’ovulazione.
Calendario alla mano, si inizia a prendere la temperatura basale all’incirca una decina di giorni dopo l’ovulazione, fino a quando si nota l’aumento di temperatura. Da quest’ultimo si evince che c’è stata l’ovulazione e che quindi si può restare incinta.
Il test di ovulazione
Un metodo ancora migliore per capire quando c’è stata l’ovulazione è usare il test di ovulazione che si può acquistare senza ricetta in tutte le farmacie. Funziona come un normale test di gravidanza e rivela la presenza dell’ormone luteinizzante (LH) nelle urine.
Grazie a questo sistema, diventa quindi ancor più facile stabilire quali sono i giorni fertili e ideali per restare incinta. Oltre a usare uno strumento come questo, si possono acquistare degli integratori specifici per aumentare la fertilità. Uno di questi è proprio l’acido folico, consigliato da tutti i ginecologi e dottori. Esistono poi altre preparazioni più complete che contengono anche ferro, un oligo-elemento sempre utile alle donne in gravidanza, e altri importanti sostanze.