L’Etna e i rischi da non sottovalutare
L’Etna, il vulcano più attivo d’Europa, è in serio pericolo, e con esso lo è l’intera regione Sicilia. A dirlo sono gli studiosi di GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel, che da anni monitorano il gigante Siciliano.
Il suo fianco subacqueo preoccupa i ricercatori: nel maggio 2017, hanno notato uno spostamento di ben 4 centimetri del fianco sudorientale verso est, e questo si è rivelato lo spostamento maggiore del periodo 2016-2017.
La causa degli spostamenti dell’Etna
Gli studi tenuti dall’equipe tedesca, tra il 2015 e il 2017, hanno rilevato fin dagli inizi del monitoraggio un progressivo spostamento. Tuttavia, solo di recente gli studiosi hanno scoperto che esso non dipende dalla camera magmatica o dall’intera struttura del vulcano, ma dalla forza di gravità che sta facendo cedere l’Etna su se stesso.
Il rischio da non sottovalutare
Questa scoperta ha spaventato ulteriormente gli studiosi e, di conseguenza, anche l’intera popolazione siciliana che teme la catastrofe.
Infatti, uno spostamento che apparentemente sembra minimo, potrebbe causare numerosi danni, soprattutto adesso che lo spostamento è stato più rilevante rispetto al passato.
Le pareti dell’Etna potrebbero franare improvvisamente e l’intera montagna vulcanica potrebbe cedere sotto il suo stesso peso. Un disastro ambientale del genere causerebbe uno tsunami con effetti dannosi per l’intera regione.
Cosa dicono i ricercatori sulla situazione dell’Etna
Gli esperti non sono ancora riusciti a fare previsioni più precise, ma sono coscienti che l’Etna potrebbe realmente cedere senza troppi preavvisi.
Chiaramente, non sanno né quando né come potrà accadere: solo gli studi che stanno effettuando con estrema attenzione daranno la risposta al pericolo che tiene l’intera Sicilia con il fiato sospeso.