Italia: la miglior regione per beni durevoli? La Toscana
La situazione è in miglioramento ma i consumi viaggiano ancora a rilento. Questa la fotografia dell’Italia nel periodo post pandemia, con i cittadini che stanno tornando gradualmente alla normalità, riavvicinando i consumi verso i livelli del 2019, anno prima dell’avvento del Covid.
In questo contesto, la Regione che ha fatto registrare le performance migliori per quanto riguarda i consumi relativi ai beni durevoli è la Toscana che, malgrado statistiche ancora negative, si pone davanti alle altre diciannove, e vede la luce fuori dal tunnel sempre più vicina.
E’ quanto emerge dallo studio pubblicato di recente dall’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, dal quale vediamo che gli abitanti toscani sono quelli che hanno speso di più in quei settori che rappresentano i beni durevoli, vale a dire arredamento, automobili e motocicli, telefonia, elettrodomestici ed elettronica, tanto per citarne alcuni.
I dati di consumo della Toscana
Secondo il report Findomestic, le famiglie toscane nel 2022 hanno speso oltre 5 miliardi di euro in beni di consumo durevoli, con un calo dell’1% rispetto al 2021, che però consente alla Regione di fare meglio delle restanti, con la media italiana che si assesta su un -2,7%.
In sostanza, la Toscana fa registrare numeri migliori in ogni settore, tra cui i migliori sono certamente quello dell’arredamento, con una crescita del 6,3% rispetto al 5,1% nazionale, e quello della telefonia, con uno trend positivo che ha raggiunto il +12,4%, ampiamente superiore del dato generale italiano fermo al +3,8%.
Stesso discorso per quanto riguarda l’acquisto di elettrodomestici, con un lusinghiero +6,5% a fronte di un +2,5% relativo alla media del nostro Paese. Anche il settore dell’information technology e dell’elettronica di consumo, sebbene dati molto negativi, -6,9% il primo e -12,8% il secondo, ha comunque avuto performance migliori se confrontate con il resto della Penisola, con un calo generale del 8,2% e del 14,4%.
Per quanto riguarda la situazione provinciale, Prato è la città con il miglior incremento di consumi dei beni durevoli, con un dato positivo del +0,9%, seconda a livello nazionale dietro solo a Milano, mentre Siena risulta stabile. Male invece Pisa, Arezzo e Grosseto.
Il capoluogo Firenze, che resta una delle città italiane con il reddito disponibile più alto, sesta in classifica, ha vissuto nel 2022 una decrescita dei consumi durevoli dello 0,7%, ma guardando ai settori specifici vediamo crescita percentuali anche a doppia cifra, eccezion fatta per il comparto elettronica, in campo negativo come nel resto della Regione.
Reddito disponibile in Toscana: il caso Pistoia
Prendendo i dati relativi al reddito disponibile delle famiglie in Toscana, vediamo che la città di Pistoia è quella che ha fatto registrare le performance migliori, con una crescita che è passata dal 3,1% nel 2021 all’8,4% del 2022, risultano davanti anche a Firenze, passando da 17 mila a 19 mila euro. Malgrado questo, Pistoia resta l’area della Regione Toscana con il secondo reddito disponibile più basso, dopo solo Massa Carrara.
Da sottolineare il dato relativo al settore automotive: il mercato delle auto usate a Pistoia, ma anche di quelle nuove pur rimanendo in territorio negativo, con le immatricolazioni che dalle circa 7500 del 2020 sono scese a 6600 circa del 2022, con un calo del 9,7%, risulta essere uno dei migliori a livello Regionale, con la sola Prato davanti, e notevolmente superiore delle restanti province, con Grosseto che fa registrare addirittura un -21%.
Bene anche il comparto arredamento, con i cittadini pistoiesi che rispetto ai 75 milioni di euro spesi nel 2020, nel 2022 hanno comprato mobili per 94 milioni di euro. Terza posizione per i consumi di elettrodomestici, con acquisti che hanno raggiunto 32 milioni di euro lo scorso anno, e una crescita pari a +7,3%, con Arezzo e Siena a guidare la classifica.