La nascita degli outlet
Con il termine outlet si fa riferimento ad un negozio singolo e/o ad un centro commerciale, adibito alla vendita di prodotti (spesso di marche famose) a prezzi mediamente accessibili. Negli ultimi anni, gli outlet stanno avendo successo sempre di più, perché consentono a chi non possiede grandi disponibilità economiche, di togliersi qualche sfizio. Ma quali sono le loro origini?
Il primo outlet nasce a Reading in Pennsylvania (USA) nel 1974. Ciò che ha portato a tale evento è stata l’esigenza, da parte di varie aziende, di smaltire dai propri magazzini tutta la roba invenduta, le collezioni ormai tramontate e i prodotti che presentassero alcuni piccoli difetti ma apparentemente perfetti. Un po’ come avviene per il settore alimentare, quando si cerca di “gettar via” la roba scaduta o di bassa qualità.
Certamente, i clienti più esigenti avrebbero difficilmente acquistato abiti e accessori fuori moda o rovinati, ma la strategia venne attuata in particolar modo per il ceto medio che dinanzi a dei prodotti di prestigio ma allo stesso tempo economici, non sarebbe rimasto indifferente. E così è stato: fu ideato il Factory Outlet Center, con il nome di “Vanity Fair”, basato sull’aggregazione di più punti vendita in una sola area. Il risultato? Un vero e proprio successone.
Primi outlet in Italia
Tale format di vendita ha preso piede in Italia nel 1995, con l’apertura di due strutture: la Fifty Outflet Group in provincia di Varese e la FoxTown Factory Stores a Mendrisio. Il vero e proprio decollo si ha nei primi anni ‘2000, specialmente a Nord. Oggi, invece, è possibile trovare una miriade di outlet in tutta Italia. I generi su cui vertono sono principalmente abbigliamento, calzature, accessori, oggetti di design, mobili, articoli sportivi, tecnologia e tanto altro ancora. Per quanto riguarda invece il settore alimentare, non si può parlare propriamente di outlet, bensì di discount (qui, si trovano piccole marche ma anche alcuni prodotti noti a prezzi stracciati).
In linea generale, outlet e centri commerciali possono sembrare uguali. In realtà, presentano una serie di differenze che saltano subito all’occhio del cliente: il tipo di struttura, l’esposizione della merce e l’unione di numerosi brand in pochi negozi. Tutto però, viene svolto a norma di legge: viene mostrato ogni singolo prezzo sull’etichetta, insieme al prezzo originario (ciò vi farà capire il tipo di affare che state valutando) così come l’eventuale presenza di difetti.
Chi ci guadagna in questo sistema? Innanzitutto le aziende, i commercianti, i clienti (i quali riescono a risparmiare notevolmente) ma anche tutti quei servizi che ne approfittano per insediarsi nei pressi degli outlet, come bar, ristoranti, parrucchieri, centri benessere e via dicendo. Si crea pertanto un ambiente ad hoc per le famiglie che scelgono di trascorrere una domenica diversa, all’insegna dello shopping low-cost ma anche del divertimento.
Ora l’evoluzione degli Outlet passa ovviamente da internet, anche siti specializzati come nikyshoes.com hanno la propria sezione outlet con sconti su moltissimi prodotti, in modo da dare a tutti i visitatori la possibilità di acquistare vestiti e indumenti di marca ad un prezzo ridotto.