L’alcool fa male al corpo e alla psiche, oltre a creare dipendenza
A molti, prima o poi nella vita, capita di uscire con gli amici per “bere un bicchiere”: l’alcool diventa un’occasione per stare insieme, un elemento di convivialità. Tuttavia, nel momento in cui si abusa di questa sostanza, ne derivano moltissimi problemi di carattere psicofisico.
Gli alcolici generano dipendenza, proprio come le droghe. Agiscono su determinati meccanismi del nostro cervello: il desiderio di tali bevande è sempre più compulsivo, intenso e incontrastabile. Questa dipendenza è caratterizzata dal fenomeno dell’astinenza e della tolleranza (in altri termini, gli effetti apparentemente “positivi” dell’alcool sono via via minori e la persona tende ad assumerne quantità maggiori per ottenere lo stesso risultato).
Alcuni cadono in questa spirale per dimenticare un problema, altri per sentirsi parte integrante di un gruppo. Alcuni per essere più disinibiti, altri ancora per imitare i propri conoscenti. Al di là della motivazione iniziale, è estremamente pericoloso avvicinarsi al tunnel dell’alcolismo: quando ci si rende conto di avere una difficoltà da questo punto di vista, la cosa ideale è chiedere subito aiuto a un centro specializzato come il San Nicola in provincia di Ancona.
I danni fisici dell’alcool
Dovete sapere che i danni e gli effetti dell’abuso di alcool sono molto seri e si estendono a tantissime parti del corpo. È informazione diffusa che tale sostanza sia deleteria per il fegato: una delle malattie più frequenti, tra gli alcolisti, è la cirrosi epatica. Quest’ultima si manifesta con una serie di sintomi, come il gonfiore delle gambe e i lividi, e non può essere curata – al massimo, si può cercare di rallentarne il decorso.
In generale, questa dipendenza è rischiosa per l’apparato digerente ed è all’origine di gastriti, di ulcere al duodeno e allo stomaco. Ne trae danno anche il sistema cardiovascolare, poiché crescono i livelli di colesterolo cattivo e di trigliceridi nel sangue.
Chiaramente, a farne le spese è anche il sistema nervoso. Ci riferiamo sia a quello centrale, sia a quello periferico. La dipendenza da alcool provoca disturbi cognitivi, perdite di memoria, deficit connessi al movimento, tutti segnali che si fanno più gravi con il passare del tempo.
Se le dosi di alcool sono notevoli, è possibile persino andare incontro a una sorta di stato di anestesia, e al coma. Non è un caso che si utilizzi l’espressione “coma etilico”. Alla fine potrebbe sopraggiungere anche la morte, poiché ne risentono le capacità respiratorie oppure si è colpiti da ictus o da infarto.
I danni psicologici
Naturalmente, l’alcool è distruttivo tanto per il fisico quanto per la mente e per lo spirito.
Chi è soggetto a questa dipendenza è spesso in balia dello stress, dell’ansia e dell’agitazione. Non riesce a concentrarsi in ambito lavorativo, è assente sotto l’aspetto psicologico, è aggressivo e perennemente nervoso. Non mancano circostanze in cui si sprofonda nella depressione, o nella più totale apatia.
L’esito è negativo per la carriera, certo, ma anche per la vita privata. Non di rado gli alcolisti allontanano tutti i loro cari, e trascorrono la propria esistenza da soli. Questa problematica è pesante da affrontare per coloro che ne sono preda, nonché per la famiglia e per gli amici più stretti. Infatti, le strutture che si occupano delle dipendenze prevedono quasi sempre un programma per i parenti del paziente.
I sintomi dell’astinenza
Come già abbiamo evidenziato, l’alcool determina astinenza. Se ci si priva a lungo della sostanza si sperimenta il cosiddetto craving, un bisogno irrefrenabile di bere che può essere estinto soltanto dagli alcolici in sé. Un vero e proprio meccanismo a catena, che va interrotto al più presto per non peggiorare la situazione.
L’astinenza è contraddistinta da campanelli d’allarme come l’accelerazione del battito cardiaco, la sudorazione intensa, l’emicrania, i tremori concentrati soprattutto nella zona delle mani. Possono presentarsi nausea, vomito, perdita di equilibrio, insonnia o altri disturbi del sonno. È ovvio che, per placare questi sintomi, si tende ad assumere subito altro alcool.
Tuttavia, l’intervallo tra i vari momenti di astinenza diventa man mano più breve. Nel senso che, giorno dopo giorno, si ha bisogno di queste bevande prima rispetto a quanto accadeva in precedenza. Ecco in cosa consiste la dipendenza: e i danni al fisico e alla psiche peggiorano in maniera progressiva.
Il Centro San Nicola di Arcevia
Ci sono ottimi centri che si dedicano al trattamento delle dipendenze, tra i più conosciuti troviamo il Centro San Nicola di Arcevia in provincia di Ancona. Un territorio ameno e sereno, ideale per ritrovare la pace e per liberarsi dello spettro dell’alcool.
L’equipe del San Nicola è specializzata non solo nella dipendenza da alcool, ma anche da droghe, internet, sesso e gioco d’azzardo. La ludopatia, per esempio, è una forma di dipendenza che negli ultimi anni ha preso piede sia tra gli adulti sia tra i più giovani.
Il programma terapeutico è personalizzato a seconda delle singole necessità. Il ricovero è breve, di 8 settimane, ma i pazienti sono seguiti anche dopo per evitare ricadute.