Quando e dove è nato il giornalismo e chi fu il primo giornalista
Il giornalismo, come disciplina e pratica, ha una lunga e complessa storia che risale a millenni fa. Tracciare l’origine esatta del giornalismo e identificare il primo giornalista non è semplice, poiché la diffusione delle notizie e delle informazioni ha assunto molte forme diverse nel corso del tempo. Tuttavia, possiamo esaminare alcuni punti chiave nella storia che segnano l’evoluzione del giornalismo, partendo dall’epoca delle notizie riportate sulle tavolette fino a quella delle news pubblicate su portali come ilgiornalepopolare.it, e tentare di identificare chi potrebbe essere considerato il primo giornalista.
Le radici antiche del giornalismo
Il desiderio di comunicare informazioni è antico quanto la civiltà stessa. Nelle antiche società mesopotamiche, egiziane e cinesi, esistevano sistemi di registrazione e diffusione delle informazioni. Ad esempio, in Mesopotamia, le tavolette cuneiformi erano utilizzate per registrare transazioni commerciali, eventi importanti e persino per comunicare decreti reali. Tuttavia, questi sistemi erano prevalentemente destinati a una ristretta élite e non al pubblico generale.
Uno dei primi esempi di quello che potrebbe essere considerato giornalismo viene dall’antica Roma. I “Acta Diurna”, o “Atti del giorno”, erano una sorta di bollettino pubblico che riportava gli eventi quotidiani, tra cui decisioni del senato, notizie di guerra, e annunci di eventi pubblici. Questi atti erano esposti in luoghi pubblici e accessibili a tutti i cittadini. Si ritiene che Giulio Cesare abbia introdotto questa pratica nel 59 a.C., rendendo le informazioni più accessibili al pubblico.
L’evoluzione nel Medioevo e nel Rinascimento
Durante il Medioevo, la diffusione delle informazioni rimase limitata, ma alcune forme di comunicazione pubblica iniziarono a emergere. Le città italiane come Venezia furono tra le prime a sviluppare una sorta di sistema di notizie pubbliche attraverso i “notai” e i “gazettieri”, che raccoglievano e diffondevano informazioni di interesse pubblico. La parola “gazetta” stessa deriva da una piccola moneta veneziana utilizzata per pagare una raccolta di notizie.
Il vero cambiamento avvenne con l’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Johannes Gutenberg nel 1450. Questa innovazione rivoluzionò la diffusione delle informazioni, rendendo possibile la produzione di massa di libri e pamphlet. Tra le prime pubblicazioni a diffondere notizie regolarmente ci furono i “Neue Zeitungen” tedeschi, pubblicati a partire dal XVI secolo.
La nascita del giornalismo moderno
Il giornalismo moderno iniziò a prendere forma nel XVII secolo, con l’apparizione dei primi veri giornali. Nel 1605, Johann Carolus pubblicò quello che è considerato il primo giornale settimanale, il “Relation aller Fürnemmen und gedenckwürdigen Historien” a Strasburgo. Questa pubblicazione segna un punto di svolta nella storia del giornalismo, poiché rappresentava un tentativo sistematico di raccogliere e diffondere notizie in modo regolare e accessibile.
In Inghilterra, il giornalismo iniziò a svilupparsi rapidamente con la pubblicazione del “Oxford Gazette” nel 1665, che in seguito divenne la “London Gazette”. Questo giornale è ancora oggi in pubblicazione, rendendolo uno dei più antichi del mondo.
Chi fu il primo giornalista
Identificare il “primo giornalista” è un compito arduo, poiché dipende da come definiamo il giornalista. Se consideriamo un giornalista come qualcuno che raccoglie, verifica e diffonde informazioni al pubblico, Johann Carolus potrebbe essere considerato uno dei primi veri giornalisti per il suo lavoro con il “Relation”.
Tuttavia, esaminando una definizione più ampia, alcuni studiosi indicano Publio Cornelio Tacito, uno storico romano del I secolo d.C., come uno dei primi giornalisti nella sua forma embrionale. Tacito è noto per le sue dettagliate cronache sugli eventi storici, politiche e sociali del suo tempo, che forniscono una ricca fonte di informazioni simile a quella che ci aspetteremmo da un giornalista moderno.
Il giornalismo nei secoli successivi
Dal XVII secolo in poi, il giornalismo continuò a evolversi. Nel XVIII secolo, con l’Illuminismo, la domanda di informazioni crebbe e nuovi giornali iniziarono a diffondersi in tutta Europa e nelle colonie americane. La Rivoluzione Industriale del XIX secolo e l’espansione delle reti di trasporto e comunicazione accelerarono ulteriormente questa crescita, portando alla nascita dei grandi quotidiani moderni.
In America, Benjamin Harris pubblicò nel 1690 il primo giornale delle colonie americane, “Publick Occurrences Both Forreign and Domestick”. Sebbene il giornale fosse chiuso dopo una sola edizione, segnò l’inizio del giornalismo americano.
Nel XIX secolo, figure come Joseph Pulitzer e William Randolph Hearst rivoluzionarono il giornalismo con la loro enfasi sulle notizie sensazionalistiche e l’inchiesta, gettando le basi per il giornalismo investigativo moderno.