Stretta di mano: dimmi come stringi e ti dirò chi sei!
Quante mani stringiamo ogni giorno? In alcuni casi, sarebbe impossibile contarle, non è vero? Per lavoro, per educazione o semplicemente perché incontriamo un caro amico che non vediamo da tempo: quello di stringere la mano all’altro è un gesto antico. La stretta di mano ci può far capire molto del carattere della persona che abbiamo di fronte.
Le caratteristiche di una stretta di mano
I due principali elementi cui fare riferimento per sondare la personalità del nostro interlocutore li conosciamo tutti: sono la stretta decisa e quella molle. La prima è indice di una personalità forte, mentre la seconda dimostra invece fragilità.
Ma occorre prestare attenzione anche ad altri eccessi: se la stretta di mano è troppo decisa e troppo prolungata, può essere indice di arroganza oppure, al contrario, di compensazione di una personalità debole. Naturalmente, Le strette troppo forti, di quelle che fanno scricchiolare le dita lasciandole indolenzite, andrebbero evitate soprattutto con le donne e con le persone anziane. In questi casi, meglio una stretta di mano equilibrata e delicata, che dimostra rispetto e attenzione nei confronti dell’altra persona, senza esagerazioni.
Ovviamente, non bisogna soffermarsi alla sola stretta di mano per giudicare una persona: spesso la timidezza o l’essere sotto pressione, possono portare l’altro ad avere un atteggiamento completamente differente rispetto al solito.
Il galateo ha anche individuato la stretta di mano ideale…
Secondo il galateo, la mano da tendere è sempre quella destra, che va offerta all’interlocutore in maniera decisa, perpendicolare, naturalmente tesa ad incontrare l’altro.
La stretta? Non troppo forte ma neanche troppo debole: un’ideale via di mezzo che mette a proprio agio tutti, nonché un indice di una buona personalità, che infonde nell’altro un senso di sicurezza e di fiducia. La durata del gesto dovrà poi essere di massimo cinque secondi, con un paio di oscillazioni del braccio.
Siate sempre i primi a tendere la mano e guardate negli occhi la persona che avete di fronte. In questo modo, farete trasparire una spiccata personalità e una giusta sicurezza, mostrando di avere la situazione sotto controllo e di non temere il confronto con l’altro. Al contrario, stringere la mano con lo sguardo abbassato o evitare il contatto visivo, vi renderà poco interessanti e vi farà apparire deboli.
Se vi trovate però in una situazione estremamente formale, dove occorre rispettare una gerarchia ben definita a priori, aspettate che sia il vostro superiore a tendervi la mano. E anche in questo caso è d’obbligo una bella stretta equilibrata e decisa!
Infine, una regola sempre dettata dal galateo e riguardante la stretta di mano dice che, pur essendo all’aperto e in una fredda giornata invernale, l’uomo si deve sfilare il guanto prima di stringere la mano ad una donna. Una regola antica di bon ton e buon gusto, che oggi si è certamente un po’ persa…