Tutto quello che dovreste sapere sulla zebra…
Ecco a voi la zebra, un mammifero erbivoro, appartenente alla famiglia degli equidi. Scopriamo le sue caratteristiche… La sua corporatura robusta, con testa grande e muso allungato, somiglia a quella dei suoi simili, asini e cavalli. Il peso varia a seconda della specie e va dai 250 ai 400 kg, mentre la lunghezza va dai 2 ai 3 metri circa.
La zebra è famosa per il colore del suo corpo, fatto a strisce verticali, nere-bruno rossastre e bianche- giallastre.
Eccola qua:
Ci sono varie teorie sull’utilità delle strisce…
- Scopo mimetico, perché si dice che alcuni predatori, come ad esempio i leoni, non riescono a distinguere tutti i colori.
- Creano un’illusione ottica: soprattutto se le zebre sono in gruppo, il predatore non riesce a distinguere la fine del corpo di una zebra e l’inizio di un’altra.
- Servono per distinguere i vari individui all’interno di un branco.
- Scacciano gli insetti, in primis i tafani, portatori di malattie e altri parassiti.
Dove e come vive la zebra?
Possiamo trovare la zebra nelle praterie africane, in branchi che vanno dai 10 ai 15 individui. Sono animali socievoli e si aggregano anche ad altri animali come bufali, struzzi e giraffe. Questi ultimi due animali servono da “allarme” per i predatori. In passato l’uomo ha provato ad addomesticare questo animale per il trasporto di cose, ma senza avere successo.
La riproduzione
La durata della vita in libertà può arrivare a circa 25 anni. La zebra mette alla luce il proprio cucciolo, dopo un periodo di gestazione di circa 12 mesi.
Non solo zebre comuni…
A Firenze possiamo trovare Hippo: un cucciolo rarissimo, nato dall’amore tra una zebra e un asinello ?
Hippo è proprio bello: ha gli occhi dolci da asinello e le gambe striate di una zebra. Andate a trovarlo!
Concludiamo con un’ultima curiosità davvero incredibile
In questi giorni è stato avvistato in Kenya un esemplare a pois. Ancora non si sa se sia maschio o femmina, ma è stato soprannominato “Tira”.
Eh, sì… La natura ci riserva delle cose meravigliose, che a volte non sappiamo apprezzare.
A presto con altre curiosità!
Ciao!