Lo Zoo di Daniele alla scoperta delle cocorite!

Ho deciso di parlare delle cocorite, perché sono tornate a fare parte del mio allevamento, grazie al salvataggio che ha fatto mia mamma…

Vi racconto la storia in breve!

La cocorita, sicuramente scappata da qualche gabbia chissà dove (non voglio pensare all’abbandono 🙁 ), era impaurita e ormai deboluccia… Questo perché loro sono  abituate ad avere da mangiare e da bere sempre a disposizione (quindi mai pensare che a liberarle fate loro un piacere…). Così mia mamma è riuscita a prenderla e me l’ha portata a casa.

Secondo voi cosa avrò fatto?

Naturalmente, oltre che a curarla, me la sono tenuta!! 🙂

Non  ho potuto portarla in qualche negozio di animali o magari regalarla a qualcuno, perché la voglia di “adottarla” era più forte di me. Lui è una cocorita maschio, così gli ho comprato una cocorita femmina.

Ecco qua le mie nuove cocorite: il sopravvissuto sul ramo e la sua compagna  nel nido 🙂

cocorita

Come si distinguono le cocorite femmine dai maschi?

La cocorita maschio si distingue dalla cocorita femmina tramite l’osservazione della parte superiore del  becco, la cosiddetta cera (l’area carnosa intorno alle narici)… Ma vediamo come fare nel dettaglio.

Nella cocorita maschio, la cera passa dal rosa al bluastro e, in alcune mutazioni (es. Albino), rimane  tra il rosa e il violaceo.

Per quanto riguarda le cocorite femmine, invece, questa parte è bianca o marrone. Questa osservazione può essere fatta quando la cocorita è adulta, prima è molto difficile perché il colore della cera cambia.

La cocorita è un animale molto prolifico. Ma è anche molto intelligente, infatti le mie capiscono che quando arrivo è festa! …Effettivamente li vizio un po’ tutti, ma è giusto così.

Molte persone le prelevano dal nido per allevarli a mano, così li possono tenere liberi , portarle fuori con sé e giocarci… Tutto questo deve essere davvero bello…io non ho ancora provato, ma presto lo farò.

L’alimentazione delle cocorite e la loro casa

E’ composta da semi misti per esotici, frutta, verdura e, in più, va aggiunto l’osso di seppia  (pieno di sali minerali e fondamentale per il becco).

Io li ho alloggiati in una voliera con fondo di terra, che cambio ogni tanto sia per la mia igiene, che per quella delle mie cocorite. Ho messo all’interno anche qualche pianta robusta che possa resistere ai loro “attacchi”(a loro piace rosicchiare tutto!), e per posatoi ho usato delle canne di bambù e rami di salcio.

Per il nido ho scelto quello a cassetta con apertura circolare.nidoPer le mangiatoie quelle reperibili in ogni negozio (le uso sia per il mangime che per l’acqua, non uso i beverini in quanto sono più difficili da pulire e quindi meno igienici).

Sul fondo della voliera inoltre ho messo una bacinella con dell’acqua, in quanto loro amano molto farsi il bagno (mi raccomando l’acqua va cambiata ogni giorno, soprattutto in estate).

Le cocorite sono animali molto giocherelloni, quindi, se possibile, aggiungete dei giochi con cui possono passare il tempo (altalena, scalette, trespoli e tanto altro).

Ecco alcuni esempi:

gioco 1

La riproduzione delle cocorite si spiega in maniera molto semplice…

Il periodo di cova in cattività non ha una logica ben precisa, come accade per i bengalini. Anche la cocorita può covare tutto l’anno, tenendo sempre presente  che, per la loro salute, ci vuole un periodo di pausa e un massimo di tre covate l’anno.

La cocorita può deporre circa 5/6 uova che si schiuderanno nel giro di 2/3 settimane, dopodiché i genitori si prenderanno cura dei loro figli per 40 giorni circa.

Più o meno abbiamo detto tutto…

Se avete altre curiosità o volete condividere le vostre esperienze contattatemi! 🙂

zoodidaniele@oltretutto.net

Alla prossima!!